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Strage di Via D'Amelio |
Il 19 luglio di diciannove anni fa, la mafia, con la complicita' dello stato, massacro' Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Ellie Cosina e Claudio Traina. All'indomani della strage di Capaci, resosi conto che lo stato lo aveva ormai abbandonato, quando
Borsellino chiese di potere rinunciare alla scorta i suoi agenti si misero in fila dietro la porta del suo ufficio per chiedere di restare al suo fianco.
Borsellino chiese di potere rinunciare alla scorta i suoi agenti si misero in fila dietro la porta del suo ufficio per chiedere di restare al suo fianco.
Oggi saro' anch'io a Palermo, la mia citta', per partecipare all'anniversario della strage di Via D'Amelio. Testimonianze agghiaccianti confermano di una trattativa tra stato e mafia, servizi segreti deviati, ministri della Repubblica accusati di favorire la mafia. E' tempo di rompere quel muro del silenzio che si cela dietro tante e troppe stragi che hanno condizionato le dinamiche della vita democratica del nostro Paese. Saro' anch'io a Palermo per ricordare a me stesso che Borsellino e i suoi ragazzi, cosi' come chi li ha preceduti in quella tanto orribile quanto tristemente nobile sorte, morirono di indifferenza, l'indifferenza della gente, di assenza e ostilita', l'assenza e l'ostilita' dello stato. Dopo diciannove anni, chiediamo verita' e giustizia.
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