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Roberto Calderoli |
E' dal 2006 che diamo tutti contro a Calderoli, l'allora ministro leghista che firmo' la proposta di legge elettorale "porcata", cosi' definita da egli stesso in uno dei suoi probabilmente rari momenti di sincerita'. Si e' rivotato nel 2008 con la stessa legge elettorale e oggi a poco tempo dalle prossime elezioni politiche e dopo mesi di trattative intavolate da rappresentanti di PDL, PD e UDC non vi e' segno alcuno di una soluzione che ridia il potere di scelta ai cittadini togliendolo invece alle segreterie dei partiti.
Tra l'altro, fa specie che il PD non voglia la reintroduzione delle preferenze visto che certamente consentono agli elettori di scegliere. Dicono che con le preferenze e' piu' semplice che mascalzoni siano eletti. Beh, a giudicare dalla quantita' di persone sicuramente non perbene che siedono oggi in Parlamento, le liste bloccate certamente non hanno aiutato. Alla luce dei fatti, basta prendersela con Calderoli, capro espiatorio delle colpe di PD, PDL e UDC. Si andra' a votare con questa legge o con una probabilmente peggiore (e' il caso di dire che al peggio non c'e' fine). Unica certezza: i cittadini saranno fregati, di nuovo.
Chissa' se il Presidente della Repubblica non ritenga suo dovere esercitare con maggior forza di quanto fatto in passato ogni suo potere cosi' come qualunque forma di persuasione, un appello davanti alla nazione?, per spingere il Parlamento a legiferare affinche' alle prossime elezioni i cittadini italiani possano dire la loro.
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