Tempo fa sono stato contattato via facebook da Marco Brandizi, un ricercatore italiano residente a Cambridge, che mi chiedeva come fosse possibile che una piazza di un comune italiano fosse intitolata ad un politico condannato per corruzione. Notizia questa che Marco aveva appreso leggendo un articolo su un giornale on line. Ho parlato di quel messaggio con le ragazze e i ragazzi del gruppo dell'Italia dei Valori del Regno Unito e abbiamo deciso di fare delle verifiche poiche' ci
sembrava strano - impossibile ci siamo detti - che un luogo pubblico fosse intitolato a persone condannate per reati contro lo Stato. Infatti quello che Marco aveva sollevato era solo uno dei vari casi. Come sempre un caso tipicamente italiano questo. Infatti, sentiti connazionali che vivono in altri paesi europei, dalla Germania alla Svizzera, tutti hanno confermato che casi simili non si sono mai verificati. Abbiamo quindi contattato Antonio Borghesi, vice presidente del gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori e noto tra l'altro per le sue battaglie contro i privilegi e i mille conflitti di interesse che caratterizzano il nostro paese, per chiedergli se fosse stato disponibile a presentare una proposta di legge che appunto vietasse che piazze e strade possano essere intitolate a persone condannate in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione. Borghesi si e' attivato rapidamente e ha appena presentato una proposta di legge in tal senso ("modifiche alla legge 23 giugno 1927, n.1188, recante "Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei"). A Borghesi va un nostro sentito ringraziamento per l'attenzione da lui data a questa questione e alla rapidita' con cui ha agito. Credo non sia un caso che questa proposta di legge sia nata da un'iniziativa di italiani che vivono all'estero, abituati a confrontarsi con realta' sociali dove il rispetto delle regole non e' un'eccezione ma la norma. In Germania, un ministro si dimette perche' accusato di avere copiato la sua tesi di laurea, nel Regno Unito, un ministro lascia l'incarico per avere mentito su una multa cercando di evitare di perdere punti sulla patente. Altrocche' intitolare piazze e strade a condannati. Un paese che non sente propria la cultura della legalita' e' un paese in cui la corruzione trovera' sempre terreno fertile.
C'e' un grande contributo che anche noi italiani all'estero possiamo dare per un'Italia migliore e questa inziativa ne e' una piccola importante dimostrazione.
sembrava strano - impossibile ci siamo detti - che un luogo pubblico fosse intitolato a persone condannate per reati contro lo Stato. Infatti quello che Marco aveva sollevato era solo uno dei vari casi. Come sempre un caso tipicamente italiano questo. Infatti, sentiti connazionali che vivono in altri paesi europei, dalla Germania alla Svizzera, tutti hanno confermato che casi simili non si sono mai verificati. Abbiamo quindi contattato Antonio Borghesi, vice presidente del gruppo parlamentare dell'Italia dei Valori e noto tra l'altro per le sue battaglie contro i privilegi e i mille conflitti di interesse che caratterizzano il nostro paese, per chiedergli se fosse stato disponibile a presentare una proposta di legge che appunto vietasse che piazze e strade possano essere intitolate a persone condannate in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione. Borghesi si e' attivato rapidamente e ha appena presentato una proposta di legge in tal senso ("modifiche alla legge 23 giugno 1927, n.1188, recante "Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei"). A Borghesi va un nostro sentito ringraziamento per l'attenzione da lui data a questa questione e alla rapidita' con cui ha agito. Credo non sia un caso che questa proposta di legge sia nata da un'iniziativa di italiani che vivono all'estero, abituati a confrontarsi con realta' sociali dove il rispetto delle regole non e' un'eccezione ma la norma. In Germania, un ministro si dimette perche' accusato di avere copiato la sua tesi di laurea, nel Regno Unito, un ministro lascia l'incarico per avere mentito su una multa cercando di evitare di perdere punti sulla patente. Altrocche' intitolare piazze e strade a condannati. Un paese che non sente propria la cultura della legalita' e' un paese in cui la corruzione trovera' sempre terreno fertile.
C'e' un grande contributo che anche noi italiani all'estero possiamo dare per un'Italia migliore e questa inziativa ne e' una piccola importante dimostrazione.
Grazie per la menzione :-) E soprattutto per l'impegno nella cosa.
RispondiEliminaHo rintracciato l'episodio che mi fece pensare: non posso restare senza far niente:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_gennaio_22/lissone-contestata-piazza-bettino-craxi-181307165563.shtml
Inizialmente la via in oggetto compariva su Google Map, adesso non più, magari è un buon segno.
Marco Brandizi
grazie a te per avere portato alla nostra attenzione il caso Marco. A presto!
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