"A licence to print money" e' la frase coniata negli anni sessanta dal magnate dei media Lord Thomson a proposito delle concessioni delle frequenze televisive. Una licenza per stampare soldi. Nel Regno Unito con questo meccanismo lo stato incassa svariati miliardi di sterline. In Italia potrebbe avvenire lo stesso. E invece il governo sembra determinato ad assegnare le concessioni per le frequenze TV gratuitamente ai soliti noti, tra questi immancabilmente ed in prima fila Mediaset.
La stessa Mediaset che rincretinisce tanti italiani con informazione spazzatura sino a fargli credere che Berlusconi sia sceso in campo per salvare il Paese e non i suoi interessi. Siccome oggi le casse dello Stato Italiano sono malmesse e a pagare sono i soliti cittadini con una manovra proposta dal governo che e' un'opera d'arte di tassazione e niente sviluppo, magari ci si poteva aspettare che il rinnovo delle frequenze televisive fosse visto come un'opportunita' per fare cassa. Macche'. In queste ore alcune forze politiche, in primis Italia dei Valori, stanno facendo pressione sul governo perche' si proceda con un'asta anzicche' assegnazione diretta e gratuita delle frequenze. Il network Sky ha fatto sapere di essere interessato e cosi' Michele Santoro. Quindi siamo gia' certi, caso mai ce ne fosse stato bisogno, che un'asta non andrebbe deserta. Il Ministro Passera che ha in incarico di occuparsi della materia forse dovrebbe cambiare il nome del suo ministero: non piu' dello sviluppo economico, bensi' dei monopoli.
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